E' il dolce di carnevale di casa mia, di mia mamma e delle sue sorelle, in particolare zia Maria. E, come ogni anno, si confrontano i risultati. Quest'anno non ho assaggiato quelle fatte da zia Maria, ma quelle di mia mamma sono favolose! Pasta morbida e fondente, crema soda, aroma delizioso, una bomba!
Dalle mie parti sono conosciute come le "creme". Sul web non si trovano ricette, credo che si usi farle solo nella mia zona. Comunque anche quest'anno, sebbene la mia mamma non stia benissimo, sono state preparate: Antonella ed io abbiamo fatto da manovalanza e mia mamma dirigeva i lavori. Mi piace sempre tantissimo preparare insieme queste ricette tradizionali. Poi, però, le cambio. Le adatto alle mie esigenze, uso ingredienti biologici ed integrali il più possibile, cercando di non stravolgere i sapori. Non sono riuscita a renderle vegan, le uova usate sono delle galline di casa, per ora è il meglio che sono riuscita a fare.
Dalle mie parti sono conosciute come le "creme". Sul web non si trovano ricette, credo che si usi farle solo nella mia zona. Comunque anche quest'anno, sebbene la mia mamma non stia benissimo, sono state preparate: Antonella ed io abbiamo fatto da manovalanza e mia mamma dirigeva i lavori. Mi piace sempre tantissimo preparare insieme queste ricette tradizionali. Poi, però, le cambio. Le adatto alle mie esigenze, uso ingredienti biologici ed integrali il più possibile, cercando di non stravolgere i sapori. Non sono riuscita a renderle vegan, le uova usate sono delle galline di casa, per ora è il meglio che sono riuscita a fare.
Ingredienti per 1 teglia da forno
Uova 3
Zucchero 5 cucchiai
Olio di girasole g 80
Farina semintegrale g 400
Lievito g 8
Ammoniaca g 10
Buccia grattugiata di metà arancia e metà limone
Cognac 1 cucchiaio
Bevanda all'avena tiepida mezza tazzina da caffè
Sale 1 pizzico
Crema per farcitura
Bevanda all'avena g 600
Zucchero g 110
Farina semintegrale g 80
Buccia di metà arancia e metà limone
Cognac 1 cucchiaio
Per la finitura
Mompariglia colorata
Separa i tuorli dagli albumi, monta a neve gli albumi con il pizzico di sale, riserva in frigorifero. Monta i tuorli con lo zucchero, unisci le bucce di agrumi grattugiate, il liquore e l'olio poco alla volta. Unisci gli albumi ai tuorli con movimenti dal basso verso l'alto per non smontare l'impasto. Sciogli l'ammoniaca nella bevanda all'avena intiepidita, attendi che produca una abbondante schiuma e aggiungi alla montata di uova. Setaccia la farina con il lievito e unisci alle uova. Versa l'impasto sulla spianatoia, lavora brevemente, cerca di non aggiungere farina. Se l'impasto fosse troppo appiccicoso lascia riposare coperto per un'ora o più, ma non dovrebbe essere necessario se rispetti le dosi e lo maneggi delicatamente. Dividi a metà l'impasto e stendilo sottile su un foglio di carta forno di misura della teglia, usa il matterello e poca farina. Spennella la superficie di bevanda all'avena e distribuisci la mompariglia, premendo leggermente così che rimanga attaccata. Accendi il forno a 200° statico, inforna a metà altezza e cuoci per 8/9 minuti, il tempo che la pasta colori leggermente. Fai molta attenzione quando dovrai aprire il forno per togliere la sfoglia cotta, il vapore e l'odore dell'ammoniaca sono forti, fai questa operazione con la finestra aperta e senza bimbi in cucina. L'odore si dissolverà rapidamente e, sia nell'ambiente che nel dolce, non ne rimarrà traccia. Ripeti con l'altra metà di impasto. Fai raffreddare su di una griglia, senza carta forno. Prepara la crema, fai bollire la bevanda all'avena con la buccia degli agrumi, unisci lo zucchero, fai sciogliere, aggiungi la farina e mescola molto bene per non fare grumi. Rimetti sul fuoco e fai bollire per qualche minuto. Ora aggiungi il liquore, mescola, togli le bucce e distribuisci la crema su una sfoglia. Ricopri con l'altra sfoglia decorata con la mompariglia. E' il classico dolce più buono il giorno dopo, quando tutti i sapori si sono amalgamati, da servire in piccoli tranci. E' consigliabile conservare in frigorifero, coperto con pellicola, per la presenza della crema.
Foto di Valentina
♡
Beh, che dire, anche io mangerei un piccolo trancetto, ci credo che sono buone !
RispondiEliminaSono venute buone, si! Esteticamente diverse dalle originali, ma il sapore è quello giusto, obiettivo raggiunto ^^
EliminaSì, concordo con te. Ci sono ricette che sono di tradizione e rifarle appaga anche il cuore. Sono bellissimi questi dolcetti, per davvero. E la cosa bella di queste ricette è che continuano la tradizione di famiglia ma aggiungono sempre un tratto distintivo di chi le fa, nel tempo. Lo stesso accade a me con 'ul pan di mort', a Novembre. Complimenti, sono così 'soffici' anche le foto che mettono tenerezza! Un abbraccio!!
RispondiEliminaE' così, Ely, appagano il cuore. Sono piccoli pezzetti di ciascuno di noi dentro una preparazione. C'è chi ne fa una vera arte, e chi, molto semplicemente, gode di un momento condiviso... so che mi capisci ♥
EliminaTi abbraccio tesoro, forte forte!
E' la prima volta che ne sento parlare e già mi stanno simpatiche ^_^ Chissà che belle voi tre in cucina insieme 😍 3 generazioni e 1 tradizione..vi adorooo
RispondiEliminaOh, dovevi vederci, coordinate, precise...seeee!!! Dai, no, precise quasi, coordinate abbastanza, l'importante è che ci siamo divertite e il risultato è stato all'altezza delle aspettative. Meglio di così, non si può!
EliminaUn bacio cara ♥
Ma sono bellissime! Mi piace molto l'uso della farina semintegrale e della bevanda all'avena. Avranno sicuramente un gusto tutto particolare.
RispondiEliminaGrazie Natalia, anche per me lo sono!io trovo così in "tema" i confettini colorati, mi fanno proprio carnevale! Sai che non è che si senta poi così tanto la farina? Diverso il discorso della bevanda all'avena, è molto dolce, per me si può diminuire la percentuale di zucchero. Nel complesso, comunque, non si discostano molto dal sapore delle creme "originali" e quello ci tenevo a mantenerlo.
EliminaCiao cara, buona settimana :*