Ogni giorno, da due
settimane, accompagno Leonardo a fare delle medicazioni. La meta non è,
purtroppo, delle più piacevoli, ma il viaggio è incantevole, fiabesco.
Percorro circa venti chilometri tra tutte le tonalità del verde. Verde chiarissimo di germogli, acceso d’erba, scuro di cipressi, cangiante di pioppi, mutevole e rilassante, una sinfonia di un solo colore, declinata in infinite sfumature. La riva del Piave, forse, per la maggior parte delle persone è un paesaggio semplice, scontato … per me è seducente ed armonioso, sontuoso ed elegante, e, con ogni raggio di sole o con nuvole, o pioggia, di una bellezza toccante.
Percorro circa venti chilometri tra tutte le tonalità del verde. Verde chiarissimo di germogli, acceso d’erba, scuro di cipressi, cangiante di pioppi, mutevole e rilassante, una sinfonia di un solo colore, declinata in infinite sfumature. La riva del Piave, forse, per la maggior parte delle persone è un paesaggio semplice, scontato … per me è seducente ed armonioso, sontuoso ed elegante, e, con ogni raggio di sole o con nuvole, o pioggia, di una bellezza toccante.
Bene, ora che ti ho
raccontato l’emozione che mi dà la natura, ti racconto quella che è, insieme
alle mozzarelle in carrozza, la ricetta intoccabile di mia mamma, quella che, come lei, non la fa nessuno:i fiori di gasìa fritti o, in italiano, fiori di
acacia fritti. E’ in questo periodo che l’acacia fiorisce, riempiendo l’aria
del suo profumo dolcissimo, ed è una pietanza che ha tempo breve per essere
preparata. Naturalmente, non aspettarti dosi precise, si tratta di ricetta vintage, perciò
soggetta alla consueta ed inevitabile norma conosciuta come ” regola ad occhio” J
Ingredienti
Fiori di acacia
Latte
Farina
Sale
Olio di arachide per friggere
Zucchero per spolverizzare
Unisci latte e
farina, aggiungi un pizzico di sale, frulla per ottenere una pastella piuttosto densa. La consistenza della pastella deve essere tale da rimanere
attaccata al grappolo di fiori, cosa che non è semplice da ottenere al primo tentativo, ma puoi
aggiustarti tranquillamente in corsa. Friggi in abbondante olio di arachide
fino a doratura, spolvera di zucchero e consuma rigorosamente subito!
Foto di Valentina
♥
Buonissime e bei ricordi per me...
RispondiEliminaV.
Sono felice di aver suscitato bei ricordi , un abbraccio! :)
Eliminauna novità assoluta. grazie per aver condiviso questa emozione
RispondiEliminaamelie
Amelie :) buona giornata!
EliminaMa dai! Che bella ricetta. MI sa che questa pianta ce l'ho ma non so se mia suocera me la lascerà toccare!!!
RispondiEliminaBacioni.
..ma neanche un grappolino?..per far assaggiare questo dolce della tradizione alle nipotine? secondo me si!
EliminaUn bacione Natalia :**
Proprio una ricetta vintage, da farsi rigorosamente ad occhio! Guai pesare gli ingredienti! XD XD
RispondiEliminaSe si osa parlar di bilancia, addio ricetta!! :D :D :D
EliminaBacioni Ornella!
Li adoro!!! l'anno scorso li ho fatti anche io, quest'anno non ancora.
RispondiEliminaserviti sia salati che zuccherati...squisiti!!!
ciao Sandra!!!
Ciao Eleonora!!! Qui piacciono dolci e quando mia mamma li prepara è una festa!
Elimina..non so da te, da queste parti le acacie sono in piena fioritura, è il momento, ora o mai più! ^ ^...fino all'anno prossimo, naturalmente!
Un bacio Ele, buon fine settimana :)