Amico. Dal dizionario italiano: Animato
da amicizia, benevolo. Ho scelto questa definizione tra tutte perché è quella
che più sento. Semplice, senza fronzoli, chiara e diretta. Benevolenza.
mercoledì 30 aprile 2014
sabato 19 aprile 2014
Biscotti " Uova di cioccolato"
Ode alla pace Pablo Neruda
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domenica 13 aprile 2014
La viola a modo mio
Mai come quest’anno sono stata affascinata
dalle violette, da questo fiorellino che annuncia la primavera. Primavera che
vorrei far durare all’infinito … ma non è possibile, purtroppo. L’estate è alle
porte, anzi, per chi, come me, vive e lavora in una località turistica, sa che
la primavera, non si riesce proprio a goderla, dura un soffio, quanto uno di
quei passaggi di nuvole tipici di questo periodo. Un momento splende il sole e
l’attimo dopo ti ritrovi a ritirare il bucato in fretta e furia causa
improvviso acquazzone! Già, perché questi mesi, marzo ed aprile, sono i mesi
delle burrasche, termine usato ora solo dalla
mia mamma, che io ho sentito fin da piccola e che descrive la variabilità estrema di questo periodo. Il tempo, inteso come meteo,
rimane assai ballerino, e non è affatto inconsueto avere nello stesso giorno
sbalzi di temperatura considerevoli. Ma non ci perdiamo d’animo! Prima che sia
troppo tardi, ed in effetti è tardi, ormai manca una sola settimana a Pasqua e non
me ne capacito, dov’è finito tutto il tempo che credevo di avere?!? Ok,ok, è
andato … ☺, e poi perché trovo che sia una alternativa alla più classica
colomba pasquale, così ti presento questo dolce, trovato in rete cercando, appunto,
ricette con le violette. L’originale richiede un aroma violetta che, in tutta
onestà, non ho avuto il (si, sempre lui!) tempo materiale di cercare, ed ho, molto semplicemente, omesso.
Fonte: La viola di Parma di Luca Ori.
Ingredienti 1° impasto
Farina manitoba g 240
Acqua g 60
Tuorli d'uovo g 100
Zucchero semolato g 90
Bacca di vaniglia 1
Burro in pomata g 110
Lievito madre g 90
Acqua g 20
Olio essenziale di limone g 1 (zest di 1 limone)
Aroma violetta g 1 (omesso)
Scalda i 60 g di acqua e sciogli lo zucchero fino ad ottenere uno sciroppo. A parte amalgama la buccia di limone e i semi di vaniglia al burro. Versa nella ciotola della impastatrice il lievito, la farina, la metà dei tuorli e lo sciroppo di zucchero, lavora a bassa velocità fino a che gli ingredienti siano ben incorporati ed il composto incordato. Ora unisci in sequenza l'acqua rimanente, il burro aromatizzato ed il resto dei tuorli, facendo attenzione a non inserire l'ingrediente successivo fino a che il precedente non sia ben assorbito. Poni in una ciotola imburrata che permetta il triplicare della massa, copri con pellicola e fai lievitare a 23°/24° per 14/15 ore.
Ingredienti 2° impasto
Tutto il primo impasto
Farina manitoba g 80
Burro in pomata g 30
Tuorli d'uovo g 30
Zucchero semolato g 20
Sale g 2,5
Coccolato bianco g 60
Burro di cacao g 10
Versa nella ciotola della planetaria il primo impasto e la farina e lavora fino a che sia ben assorbita e il tuo impasto liscio ed elastico. Ora unisci i tuorli, il burro e lo zucchero, concentrando la tua attenzione sulla incordatura che non deve mai essere perduta. Ora aggiungi il sale. La ricetta originale dice di unire il cioccolato ed il burro di cacao tritati, io li ho sciolti al microonde ed inseriti lentamente, ho preferito fare così per una più omogenea distribuzione. Una volta che il tuo impasto sarà pronto, trasferiscilo su uno spiano imburrato, dividi a metà, forma a palla, copri a campana e lascia riposare per 30 minuti. Passato il tempo, imburrati le mani, schiaccia le forme e, partendo dal centro, forma un buco che allargherai fino ad ottenere un anello di 22 cm di diametro e di 4 cm di altezza. Poni nei pirottini, copri e lascia lievitare a 23°/24° per 12 ore. Preriscalda il forno a 170° modalità statico. Spennella la superficie dei dolci con burro fuso e spolverizza di zucchero semolato, fora eventuali bolle con uno spiedino, inforna sul ripiano più basso del forno per 35'. Poni a raffreddare su di una gratella e completa il dolce decorando con violette glassate. La ricetta originale prevede una spennellatura all'uscita del forno con burro chiarificato e la decorazione con violette candite.
Foto di Valentina
Porto questo dolce da Barbara che ospita la raccolta" Panissimo"
♥
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mercoledì 9 aprile 2014
Riso rosso e shiitake
Mettiamo che ho deciso di invitare a cena degli amici. Ti dico subito che, quando lo faccio, l’invito è entusiasta e spontaneo, sempre! Poi però mi assale il panico e ti assicuro che non esagero!! Comincia a rodermi il tarlo del: che faccio? che posso preparare? E mi succede sempre la stessa cosa. Elettroencefalogramma piatto. Idee zero. Tempo che passa inesorabile. Autostima in discesa costante. E una frase che si accende a mò di neon nella testa : machemidicevailcervello??!! Spesso, troppo spesso, finisco col rovinarmi il piacere dello stare insieme per l’ansia da prestazione. Cerco tra le ricette (sia benedetto il web e la generosità delle/dei foodblogger, ora e sempre) e la maggior parte delle volte la cosa si risolve bene, ma vorrei riuscire ad affrontare questo mio spauracchio e arginarlo, direi che è giunto il momento! Così ho deciso di inaugurare la rubrica Vieni a cena da me? dove intendo pubblicare piatti che mi potrebbero essere utili in caso di invito a pranzo/cena fatti sull’onda dell’entusiasmo. E la prima ricetta è un risotto, niente di complicato, poco diverso dal solito risotto ai funghi, carino da vedere e che è piaciuto molto!
Ingredienti per 4 persone
Riso thay rosso integrale bio g 320
Funghi shiitake g 500
Brodo vegetale
Prezzemolo, aglio, vino bianco
Senape in polvere
Monda il riso da eventuali corpi estranei, lava velocemente con acqua corrente e versa in una capace pentola con acqua in ebollizione, dalla ripresa del bollore cuoci per 30 minuti. Nel frattempo pulisci i funghi, scarta le parti troppo coriacee del gambo, le parti macchiate della calotta e affettali sottilmente. Scalda un cucchiaio d'olio in una padella, unisci uno spicchio d'aglio schiacciato con la buccia, versa i funghi tutti in una volta e copri col coperchio. Mi trovo bene a fare questa operazione perché permette di cuocere i funghi senza l'aggiunta di altro liquido che non sia il proprio e ne preserva il sapore. Se dopo circa 20 minuti c'è ancora troppo liquido, fai asciugare a padella scoperta, viceversa, se fossero asciutti e ancora troppo sodi aggiungi del vino bianco o del brodo vegetale in piccole quantità fino al raggiungimento del giusto grado di cottura. Regola di sale e pepe, sminuzza un cucchiaio di prezzemolo e uniscilo ai funghi. Scola il riso, versa nella padella con i funghi, aggiungi, se necessario, poco brodo vegetale e lascia sul fuoco ad insaporire per 7/8 minuti. L'aggiunta di una piccola spolverata di senape in polvere bilancia la dolcezza del riso ed esime dall'usare formaggio grattugiato, facendone un piatto gradito a chi segue una alimentazione priva di latticini.
Foto di Valentina
♥
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venerdì 4 aprile 2014
Focaccia al cocco
Un dolce per colazione, profumato e fragrante.
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