Così come li faccio io, questi sono i miei buondì. Che hanno poco a che vedere con i tradizionali,
quelli che trovi sugli scaffali del supermercato, per capirci. Sono differenti sia nel gusto che negli ingredienti. Ho usato farine biologiche, grassi buoni, poco zucchero, sono fermamente convinta che la maggior parte degli acquisti che facciamo al super si potrebbe evitare, è pur vero che bisogna organizzarsi e parecchio! Infatti per preparare il lievito madre, impastare, formare, lievitare, cuocere una focaccia, un pane e questi dolci, se n'è andata una domenica... d'altra parte, solo un paio di settimane fa fuori faceva freddo, piovvigginava ed io mi sono rilassata impastando come se non ci fosse un domani!
Ingredienti per 8 buondì da circa 75 g ciascuno
Farina 0 g 120
Farina Tre cereali (grano tenero, farro, segale) g 150
Zucchero g 60
Lievito liquido g 80
Acqua g 130
Burro homemade g 50
Sale 1 pizzico
Sale 1 pizzico
Per la glassa
Mandorle con la buccia g 30
Nocciole g 10
Zucchero g 45
Acqua 2 cucchiaini
Fecola di patate g 10
Per la finitura
Zucchero in granella
Comincio dicendoti che sono soddisfatta della morbidezza e della leggerezza della pasta, invece ancora non sono soddisfatta dell'estetica della glassa: ci devo lavorare! Ho fatto più prove e di solito la glassa colava quasi subito, ho pensato fosse necessario renderla meno liquida possibile. Questa volta ho tenuto una consistenza decisamente soda, forse un pò troppo soda... Ma andiamo con ordine, ora ti racconto tutto per bene.
Setaccia le farine e mescola tra loro. In una ciotola o nell'impastatrice sciogli il lievito con l'acqua e lo zucchero, aggiungi poco a poco le farine. Quando avrai un impasto che sta insieme, comincia a incorporare il burro, una noce alla volta. Con l'ultima porzione di burro inserisci il sale. Lavora a lungo, l'impasto sarà appiccicoso, dovrà diventare setoso, lucido e non attaccare più alle mani. Se usi una impastatrice, lavora a bassa velocità con il gancio finchè la pasta si stacca dalle pareti e non lascia residui. Poni a lievitare, dopo aver dato due pieghe a libro a distanza di 15 minuti una dall'altra. La farina che ho usato io è molto povera di glutine, le pieghe servono a dare maggiore forza all'impasto. Per la lievitazione usa un contenitore imburrato, alto e stretto, chiuso con un coperchio. L'impasto dovrà raddoppiare abbondantemente e se lo riponi in un contenitore della forma che ti ho descritto, sarai molto facilitata nel capire quando è il momento di formare i dolci. Dividi ora l'impasto in otto porzioni uguali. Lavora ciascuna porzione arrotolando prima in un senso, appiattisci con le mano e poi arrotola nell'altro senso per distribuire l'aria all'interno dell'impasto in modo omogeneo. Poni nello stampo da mini plum cake, se lo hai, altrimenti usa uno stampo da plum cake grande, dove ne inserirai 4 separati da carta forno. Copri con pellicola e lascia lievitare fino al raddoppio. Prepara la glassa sminuzzando gli ingredienti insieme, stendi il composto su un tappetino di silicone (va bene anche carta forno) metti in freezer per una decina di minuti per poterla tagliare più agevolmente e poi ricava 8 rettangolini che lascerai in frigorifero fino al momento di infornare. Accendi il forno a 200° statico. Spennella con poca acqua la superficie dei dolci per far aderire il rettangolo di glassa, appoggia delicatamente e cospargi di zucchero in granella. Inforna sulla griglia in basso, abbassa la temperatura a 180° e cuoci per circa 30 minuti o fino a doratura.
Per la finitura
Zucchero in granella
Comincio dicendoti che sono soddisfatta della morbidezza e della leggerezza della pasta, invece ancora non sono soddisfatta dell'estetica della glassa: ci devo lavorare! Ho fatto più prove e di solito la glassa colava quasi subito, ho pensato fosse necessario renderla meno liquida possibile. Questa volta ho tenuto una consistenza decisamente soda, forse un pò troppo soda... Ma andiamo con ordine, ora ti racconto tutto per bene.
Setaccia le farine e mescola tra loro. In una ciotola o nell'impastatrice sciogli il lievito con l'acqua e lo zucchero, aggiungi poco a poco le farine. Quando avrai un impasto che sta insieme, comincia a incorporare il burro, una noce alla volta. Con l'ultima porzione di burro inserisci il sale. Lavora a lungo, l'impasto sarà appiccicoso, dovrà diventare setoso, lucido e non attaccare più alle mani. Se usi una impastatrice, lavora a bassa velocità con il gancio finchè la pasta si stacca dalle pareti e non lascia residui. Poni a lievitare, dopo aver dato due pieghe a libro a distanza di 15 minuti una dall'altra. La farina che ho usato io è molto povera di glutine, le pieghe servono a dare maggiore forza all'impasto. Per la lievitazione usa un contenitore imburrato, alto e stretto, chiuso con un coperchio. L'impasto dovrà raddoppiare abbondantemente e se lo riponi in un contenitore della forma che ti ho descritto, sarai molto facilitata nel capire quando è il momento di formare i dolci. Dividi ora l'impasto in otto porzioni uguali. Lavora ciascuna porzione arrotolando prima in un senso, appiattisci con le mano e poi arrotola nell'altro senso per distribuire l'aria all'interno dell'impasto in modo omogeneo. Poni nello stampo da mini plum cake, se lo hai, altrimenti usa uno stampo da plum cake grande, dove ne inserirai 4 separati da carta forno. Copri con pellicola e lascia lievitare fino al raddoppio. Prepara la glassa sminuzzando gli ingredienti insieme, stendi il composto su un tappetino di silicone (va bene anche carta forno) metti in freezer per una decina di minuti per poterla tagliare più agevolmente e poi ricava 8 rettangolini che lascerai in frigorifero fino al momento di infornare. Accendi il forno a 200° statico. Spennella con poca acqua la superficie dei dolci per far aderire il rettangolo di glassa, appoggia delicatamente e cospargi di zucchero in granella. Inforna sulla griglia in basso, abbassa la temperatura a 180° e cuoci per circa 30 minuti o fino a doratura.
foto di Valentina
♡
Cara Sandra, un paio di pezzi andrebbero bene alla prima colazione...
RispondiEliminaCiao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio.
Tomaso
il buondì industriale io non ho mai capito come si potesse mangiarlo.. asciutto che ti riducevi la gola come il deserto del Nevada.. i tuoi cara la mia Sandra sono soffici, golosi, belli... riduttivo chiamarli buondì :-)))
RispondiEliminaSai che mi trovi in perfetta armonia con il tuo pensiero..meglio spendere qualche ora dietro alla cucina che rimpinzarsi di grassi saturi e schifezze! Questi buondì ti danno proprio il buongiorno! Perfetti e sul sapore non ho dubbi!
RispondiEliminaCarissima Sandra,
RispondiEliminascusa se mi permetto ma già dalla foto è evidente che i tuoi buondì non hanno nulla a che spartire con quelli del super!!!!
In questi mi ci tufferei senza esitazione mentre quelli industriali, giuro, non sono mai riuscita a farmeli piacere. E God only knows se non c'ho provato! con una tenacia senza eguali: ogni qualvolta ne entrava una confezione in casa io il tentativo lo facevo. Poi il verdetto era sempre che no, non mi piacevano.
Mi piaciucchiavano un po' di + quelli ricoperti di cioccolato ma avessi potuto limitarmi a ciucciare la copertura ed a buttare tutto il resto avrei preferito...e chiaramente non l'ho mai fatto.
I tuoi buondì sembrano davvero augurare il buongiorno! Sembrano così morbidi, soffici...li vedi i miei occhi a forma di cuoricino?!?!?!? ;-)
Complimenti!! Ti abbraccio
Ciao, molto buoni bravissima, sono una tua nuova follower se vuoi seguirmi anche tu su https://michelaencuisine.blogspot.it grazie
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