La farina “Ros di Aquileia” è una farina eccezionale, ne ho parlato qui, quando, per la prima volta, ho provato ad usarla nel pane, lo so, è insolito, ma a me piace tanto mettere tutto ciò che posso nel pane!
Questa farina particolare viene da una semente ”dimenticata” e riportata all’uso da pochi volonterosi: il Gruppo Civiltà Contadina Seed Savers. Seed Savers sta per salvatori e conservatori di vecchie sementi. Qui su Wikipedia troverai altre interessanti informazioni sull'importante contributo di questi gruppi, personalmente penso sia una cosa davvero degna di nota. La farina colpisce per l’originalità del colore, ma è nel gusto che si sente tutta la sua unicità, un insieme di sapori e profumi non paragonabili ad altro. Ne ho ancora un po e vado, centellinandola, a metterla nel pane.
Questa farina particolare viene da una semente ”dimenticata” e riportata all’uso da pochi volonterosi: il Gruppo Civiltà Contadina Seed Savers. Seed Savers sta per salvatori e conservatori di vecchie sementi. Qui su Wikipedia troverai altre interessanti informazioni sull'importante contributo di questi gruppi, personalmente penso sia una cosa davvero degna di nota. La farina colpisce per l’originalità del colore, ma è nel gusto che si sente tutta la sua unicità, un insieme di sapori e profumi non paragonabili ad altro. Ne ho ancora un po e vado, centellinandola, a metterla nel pane.
Ingredienti
Polenta avanzata g 230
Farina 0 g 400
Acqua g 380
Lievito madre g 70
Sale g 10
Sciogli il lievito con parte dell'acqua a disposizione, aggiungi la farina, la polenta schiacciata e il resto dell'acqua, mescola brevemente, giusto il tempo necessario per amalgamare in modo sommario, poi copri e lascia riposare un'ora. Ora unisci il sale e lavora a lungo fino ad avere un impasto ben amalgamato ed elastico. Metti in un contenitore oliato e lascia riposare fino al triplicare della pasta. Infarina molto bene uno strofinaccio e ponilo in un cestino. Riprendi l'impasto, dai la forma e fai di nuovo riposare in cestino chiuso in un sacchetto per alimenti fino al raddoppio. Accendi il forno, attendi che raggiunga la temperatura di 230°, scalda molto bene la pietra refrattaria. Rovescia il pane su carta forno, con una lama affilata pratica dei tagli decorativi e inforna nella parte più bassa. Dopo dieci minuti abbassa la temperatura a 200° e porta a cottura. Nel mio forno servono altri 40 minuti, ma verifica sempre dando un colpetto con le nocche al fondo del pane, se è cotto suonerà a vuoto.
Foto di Valentina
Con questo pane vado da Sandra
che ospita Panissimo di maggio
♥
Che meraviglia! Si mangia con gli occhi! Io per il pane ho un debole, questo poi! *_*
RispondiEliminaMai sentito parlare di questa farina... ma informarsi non fa mai male! :)
Ciao cara :) ...anche io ho un debole per il pane, decisamente! ^ ^
EliminaUn bacione grande :)
fabuloso
RispondiEliminaGrazie Sandra :)
Eliminami sei mancata
RispondiEliminafavoloso il pane, come sempre
Sandra
Sono cominciati gli impegni fuori casa...vedo, un po di straforo, le mail, le notifiche di facebook, vi vedo tutti, ma interagire non è semplice :/ e nemmeno pubblicare ricette, ma ci provo!
EliminaUn abbraccio
complimenti per il pane,deve essere davvero speciale questa farina, grazie per avercelo donato
RispondiEliminaGrazie a te Paola, sei dolcissima come sempre :))
Eliminai tuoi pani mi fanno sempre sognare...sarà che traspare davvero tutto l'amore e la cura che ci metti (lo fai suonare) che meraviglia!
RispondiEliminae poi i tuoi "motivi decorativi" sono sempre così belli: leggeri, delicati, semplici e perfetti.
volgiamo parlare anche della farina??? wow!
Adoro quando canta!! è un crepitio sommesso, commovente :)
EliminaLa farina è una"scoperta" di alcuni amici, l'ho avuta per una fortunata coincidenza...
Un bacio Elena ♥
Che bontà deve essere questo pane! E mi hai fatto proprio venir voglia di quella farina!
RispondiEliminaUnisce pane e polenta, due cibi che amo ^ ^
EliminaBacioni Arianna :)
Questo pane deve essere divino e bellissimo anche nella forma..complimenti sinceri!
RispondiEliminaGrazie Consuelo, grazie tesoro!
Elimina:-OOOOOOOOOO
RispondiEliminaSandra!!!! Da dove inizio??? :)))
Ho aspettato tanto un tuo nuovo post e l'attesa è stata ben ripagata nel trovare questo pane che mi fa davvero sgranare gli occhi!
Per la storia della farina Ros di Aquileia..., per l'inserimento della polenta in un impasto di pane..., per i meravigliosi tagli decorativi..., e per le foto sempre così suggestive e cariche di una luce speciale!!!
Ora dimmi se ho ben capito: per prima cosa si prepara una polentina con la suddetta farina e poi se avanza (ma avanza???) si mette nell'impasto del pane, giusto??
Ora vado subito a vedere se c'è la possibilità di un acquisto on line perché questo pane, DEVE entrare nel mio forno!!!! :))))))
Il colore di quelle fette è così particolare e immagino il sapore...
Cosa posso aggiungere??
GRAZIE!!
Grazie per questi spunti di crescita e di conoscenza che ogni volta, sempre così amorevolmente, ci doni!!
Un abbraccio immenso :)))))
Maria Teresa :))))
EliminaSono stata latitante, lo so, ma spero di rimettermi in carreggiata ^ ^
Si, hai capito giusto, ho usato polenta avanzata , non è tantissima, diciamo che ho fatto in modo che avanzasse :D:D
Per l'acquisto on line non so se il mugnaio ha cambiato idea, fino a qualche mese fa
non c'era questa opportunità, magari ci sentiamo e troviamo una soluzione ;*
Un bacione tesoro e l'augurio di una giornata radiosa come te ♥
Sono passata per caso da te e devo dire che ti leggero' spesso complimenti!! Vedo che adoperi da tempo il lievito madre mi puoi aiutare: non riesco ad ottenere un buon risultato con il mio risulta sempre un po acido c'è l'ho da novembre lo tengo in frigo e lo rinfresco ogni due giorni grazie
RispondiEliminaCiao Daniela, piacere di conoscerti:)
EliminaPer la mia esperienza ti posso dire che quando l'acidità è troppa può essere utile fargli un "bagnetto", però non mi hai detto se usi lievito solido o liquido...Ti va di riscrivermi e dirmi in quanto tempo raddoppia e che tipo di lievito hai?
Ti aspetto , a presto :)
Mamma mia che pane Sandra!! Spettacolare. Guarda che mi mancano i tuoi pani. Hai rischiato che ti scrivessi una mail ... entro qui praticamente tutti i giorni e, vedendo sempre lo stesso post, cominciavo a preoccuparmi. Sono contenta di ritrovarti oggi, spero che sei solo molto presa. La vita ci sfugge troppo velocemente e non si riesce a fare tutto ciò che vorremmo, vero? Domani pubblico un dolce che mi hai ispirato anche tu ..... Ti abbraccio dolcissima.
RispondiEliminaTerry, si, la vita corre!!! E avrei ricevuto volentieri una tua mail :)) Anche ora sono in ritardo, ma non potevo non mandarti almeno un saluto :)
EliminaVengo a trovarti presto, un abbraccio ♥
Voi in Italia avete una scelta enorme di pane, dolci ecc e una cucina rica, della quale sono una inamorata.
RispondiEliminaCiao Cintia :)
EliminaSono lieta che il mio Paese abbia una così sensibile estimatrice e lusingata che sia passata dal mio blog!
Un abbraccio,a presto:)
Quante cose sto imparando da quando ho aperto il blog, prodotti unici e tipici delle nostre terre che mai e poi mai potevo conoscere. Complimenti per questo pane così speciale e grazie per averlo condiviso con noi.
RispondiEliminaFantastica ricetta Sandra, adoro il recupero dei semi antichi e anche noi all'orto abbiamo piantato alcune varietà... ovviamente servirebbero appezzamenti ampi per poter davvero autoprodursi la farina necessaria... ma chissà, magari un giorno!Intanto grazie della condivisione!
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